
La disciplina del condominio, pur ricalcando le norme sulla comunione, se ne discosta in ragione della imprescindibile destinazione delle sue parti a servizio delle proprietà esclusive. Nel vincolo pertinenziale si rinviene la ratio della specialità delle norme che lo riguardano e della peculiare soggettività che ne emerge, tale da non assurgere a piena personalità giuridica, pur distinguendosi il condominio dalle singole persone che lo compongono. Per anni dottrina e giurisprudenza si sono profuse per definirne l'ibrida natura, approdando alla altrettanto ibrida definizione di "ente di gestione". La legge di riforma del condominio ne ha accentuato la promiscuità: da un lato dotandolo di una maggior autonomia, specie patrimoniale, dall'altro continuando a privarlo di personalità giuridica.
L'istituto del condominio venne disciplinato in modo organico, per la prima volta, nel codice civile del 1942, che ad esso dedica un apposito capo, successivo a quello sulla comunione.